La Grotta e la Panchina Gigante
La si raggiunge con un trasferimento in bus per tre chilometri, e poi con una passeggiata a piedi di circa 30 minuti. Inserita nel contesto del Big Bench Community Project, al pari delle sue consorelle, sparse per l’Italia e in diffusione in Europa, segnala con un’ emergenza così forte, e anche gioiosa, un punto di particolare pregio, paesaggistico, ambientale, storico, diciamo culturale, in senso più ampio e più completo.
La passeggiata, guidata e raccontata, consente di affrontare ed illustrare diversi temi:
1) Il paesaggio e la sua evoluzione, l’intervento dell’uomo, il paesaggio costruito e la natura che sta riprendendo il sopravvento, osservazione e confronto con documenti fotografici d’epoca
2) La civiltà del castagno e la parlata del Kyè ( Il dialetto dell’Alta Val Corsaglia )
3) Il fuoco, la sua tradizione ed il simbolismo, quanto trae spunto dal fatto che la struttura recuperata nei pressi della panchina è un antico seccatoio.
4) Le guerre, dalla rivolta del sale a fine seicento, sino alla seconda guerra mondiale, dal momento cher il sito vide l’inizio della resistenza in valle.
Questi dunque i contenuti in sintesi estreme, segnalando il collegamento diretto con la visita a Bossea. La passeggiata infatti, consente di avvicinarsi al tetto della Grotta, consentendone la lettura, compresi i riferimenti esterni ai capisaldi principali segnalati nel corso della visita alla cavità, in modo tale che i bambini possano visualizzare la corrispondenza fra interno ed esterno della montagna.
Al pari di qualsiasi altra integrazione, il costo per l’accompagnamento resta fissato a 3,50 Euro a bambino.
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